La vera amicizia non si può paragonare a un comportamento di gruppo come la struttura di corsa dei 100 metri piani ( atletica ), ma meglio ancora alla, secondo un pensiero interdipendente, “parlata” tra amici priva di circoli viziosi e in sè divertente. Questa per me è una definizione in forma pura. La vera amicizia è anche osservabile dal punto di vista della “relatività della realtà” come un adattamento per l’individuo nell’adattamento con gli altri. Non è nè un gioco, nè un lavoro e richiede in primis interiorizzazione e intelligenza. <<L’interiorizzazione>> è la capacità di sentire il ‘proprio mondo interno’, <<l’intelligenza>> è la capacità generale di affrontare nuove esigenze servendosi funzionalmente del pensiero. In questo minimo batter d’ali di farfalla come potrebbe essere altrimenti possibile sommare 1+2+3+4+5+6+7+8 = ?. Oppure, come si potrebbe percepire o autorecepire ( sensazione ) o raccogliere il materiale necessario per es. di un discorso fatto da Martin Luther King durante un suo viaggio?? In termini analitici è giusto parlare di nessi o nessi psichici, quando ci si riferisce all’interiorizzazione e all’intelligenza, così come di “voce della coscienza” nel caso di autoritarietà. Il decorso di essa in me-my ( Super-Io ) è come una corsa di atleti\e di atletica durante i 100 metri. Per chi avesse coraggio questa mia autodeterminazione descrittiva, con i dovuti rischi di insuccesso, può essere significativamente usata con “pensieri logici” per la crescita e pratica di pattern culturali di cos’è la vera amicizia, nella ricerca impostata di 1 educatore ( persona ), nel campo della sua laurea.
(*) CONTO
ALLA
ROVESCIA.
“Specchio delle mie brame, chi è che portò la luce dal buio?”.
E lo specchio rispose “Friedrich Wilhelm Nietzsche”.
Esempio di ‘Voce della Coscienza’ : il Grillo Parlante di Pinocchio ( Video )