Questo quadro semplice può facilitare la comprensione delle differenze di base che ci sono tra una persona ritenibile sana e una ritenibile nevrotica. Partendo dal suo modo di pensare la persona ‘sana’ si basa su “dati di fatto e processi obiettivi”; essa distingue gli aspetti essenziali da quelli non essenziali o meno importanti, cerca di eliminare i disturbi irrazionali ed emozionali. E’ funzionale per sua natura, capace cioè di adattarsi e non è nè maccanicistica, nè mistica. Il modo di pensare razionale è aperto agli argomenti obiettivi perchè non può funzionare bene senza argomentazioni obiettive. La persona ‘nevrotica‘ nel modo di pensare cerca effettivamente di basarsi su processi e dati di fatto obiettivi, però poichè agisce nel suo pensiero razionale anche una quota parte di blocco nell’organismo il suo pensiero si basa in misura diversa sul “principio dell’evitamento del dispiacere”, cioè vengono da essa evitati in diversi modi quei processi e quei dati di fatto che provocano dispiacere nel pensiero. Nell’agire per la prima persona, quella ‘sana’, “motivo, meta e azione coincidono”; le mete e i motivi sono razionali, cioè orientati socialmente, cioè basati sulla ricerca del miglioramento delle condizioni proprie e delle condizioni degli altri attraverso quello che si può definire “realizzazione sociale”. Nella seconda persona, quella ‘nevrotica’, la capacità di agire è costantemente limitata perchè “i motivi, la meta e l’azione si contraddicono e/o sono privi di affettività”. Teme di smarrire qualche cosa in qualche azione e soffre della consapevolezza di essere vitalemente inibita senza sviluppare invidia nei confronti degli individui sani. Si distingue per il seguente atteggiamento ” sono stato sfortunato nella vita” portandola ad essere spettatrice simpatizzante nel progresso e a volte dannosa allo stesso. Un altro ambito è quello della sessualità. La persona definibile ‘sana’ ha una vita sessuale “sostanzialmente spontanea” determinata dalle leggi naturali che governano l’energia biologica, e ha la gioia di partecipare alla felicità amorosa dell’altro/a. Lo stesso vale per la sua indifferenza nei confronti delle perversioni e il ribrezzo nei confronti della pornografia. Invece quella definibile ‘nevrotica’ è indifferente nei confronti della felicità amorosa altrui ed è sovente “dominata, invece, dall’angoscia” quando lei, entra in contatto con il problema della sessualità; inoltre, il desiderio è sovente elaborato e influenzato da ideali culturali e religiosi. Questa persona è normalmente molto attiva in circoli o gruppi che esercitano poca influenza. Nel lavoro chi è ‘sano’ segue attivamente lo sviluppo di un processo e il processo è lasciato andare per il suo corso. L’interesse è essenzialmente rivolto al processo stesso del lavoro. Il risultato del lavoro è la conseguenza che si ottiene da particolari modalità di approccio allo stesso, senza intaccare la spontaneità e la normalità del processo che tende a verificarsi. Nell’ambito, invece, del ruolo di responsabilità, chi è ‘sano’, dirige il lavoro altrui partendo da una posizione non votata a prescrivere il risultato da realizzare e a evidenziare i metodi lavorativi per conseguirlo, ma, “funge da esempio”. Chi è ‘nevrotico’ segue ed esprime più che un lavoro un disturbo lavorativo, perchè affonda le sue radici nell’impiego sbagliato dell’energia e la sua attività è contraddistinta per quante possibilità possa avere dentro di sè, dall’automatismo e dalla mancanza di gioia. Dato che è prevalentemente incapace di entusiasmarsi in maniera autentica, “il nevrotico” impiega l’energia non verso il processo, ma tende a rivolgere l’energia spesso verso fantasie più corrotte e personali e in parte a pretendere di determinare anche il lavoro altrui con un contributo meno corrispondente al suo potenziale personale inteso come insieme delle sue reali capacità.
(*Articolo scientifico)