Il gesto di stizza è una modalità espressiva che ha un valore in sè molto importante. E’ bene che si diversifichi il gesto di stizza, ( o gesto imprecativo ) dalle parolacce volgari e dai gesti volgari oggi diffusi che esprimono disprezzo e ira. ( riconducibili alla parola inglese “fuck” e che evidenziano un problema di sessualità ). Il gesto di stizza ha un valore emotivo che non si può non considerare in psicologia e non solo, ma soprattutto per quanto riguarda la psicologia è importante perchè l’individuo quando si esprime così è perchè ha capito che non è stato compreso in un suo gesto positivo precedente, per cui mette in atto questa modalità e per alleggerire la tensione che prova e per far comprendere la sua intenzione positiva del suo gesto antecedente di buon senso. Oltre però alla funzione di rigenerare una comprensione non avvenuta c’è anche un altro fattore che fa del gesto di stizza un gesto di valore terapeutico. Quando la persona porta una qualcosa di positivo di Sè e questo viene mal recepito o peggio capovolto in qualcosa da sfruttare, il gesto di stizza permette alla persona di reagire emotivamente a un senso di offesa che naturalmente sopravviene. Per cui è un antidoto dell’ offesa. Per esempio quando un bambino o una bambina buttano via la palla o il giocattolo è perchè in quel loro gesto di stizza esprimono il fatto di non essere stati compresi, cioè che c’è stata un’incomprensione. E ancora va messa in luce un’altra funzionalità che è quella di permettere di ristabilire un possibile passaggio dalla simpatia all’antipatia che si genererebbe. Siccome l’empatia è una qualità che permette di comprendere ciò che prova l’altro ( inteso come generico ), quando c’è appunto incomprensione, anzichè verificarsi un vissuto di spostamento da simpatia a antipatia perchè c’è stata anti-empatia relativa a un gesto bello fatto, il gesto di stizza accudisce il gesto bello fatto per sbloccare una situazione effettiva di misunderstanding (equivoco, fraintendimento, incomprensione).